giovedì 21 giugno 2012

TUTTE LE AUTO CONNESSE ENTRO IL 2014


C'è una tendenza che sta portando alla convergenza di prodotti, tecnologie e interi settori industriali: la connettività. Con una previsione di 80 miliardi di dispositivi connessi entro il 2020, ossia 500 dispositivi per chilometro quadrato, la connessione a internet continuerà a influenzare tutti i settori, e di certo influenzerà anche la mobilità. Questo è quanto previsto dalla Frost&Sullivan, azienda di consulenza aziendale che per più di 50 anni ha sviluppato strategie di crescita per le 1.000 maggiori aziende globali.
L'auto sarà il terzo "dispositivo" più connesso. "Entro il 2014 ogni nuova automobile sarà "connessa", grazie a una piattaforma embedded oppure tethered, rendendo l'auto il terzo dispositivo più connesso globalmente, dopo i telefoni cellulari e i tablet - afferma Martyn Briggs, Mobility Programme Manager di Frost&Sullivan – e l'impatto sull'industria potrebbe essere colossale, facilitando l'offerta di servizi innovativi agli automobilisti in tempo reale e offrendo ai produttori flussi di entrate duraturi che continuano ben oltre la vendita, per esempio un app store per automobili."Nuove tecnologie
Diversi servizi. Tuttavia, la connettività all'interno del veicolo non è il solo fattore che guiderà questo cambiamento epocale nel settore. La crescita esponenziale degli smartphone ha essa stessa fornito numerose possibilità di prosperare ai prodotti e servizi collegati alla mobilità. "Un esempio di questo modello di business è il car sharing - spiega Briggs. L'uso di servizi di localizzazione per individuare accuratamente i veicoli vicini, le applicazioni per la prenotazione e lo sblocco dei veicoli e persino la possibilità di pagare per il servizio utilizzando uno smartphone stanno facilitando la rapida crescita del settore." Analogamente, tutto ciò sta favorendo lo sviluppo di una rete di trasporti integrata e multimediale, in cui gli utenti di smartphone possono accedere alle informazioni in tempo reale e visualizzare orari e costi mentre sono in movimento, semplicemente premendo un bottone.
Sistemi di trasporto intelligenti. "Oltre alle automobili e ai dispositivi, si prevede che anche il resto dell'infrastruttura diventerà notevolmente più intelligente in futuro, a partire dai piccoli cambiamenti nel breve periodo, come ad esempio la connettività nella gestione e controllo della segnaletica e del traffico urbano, fino a cambiamenti più radicali nel lungo periodo, come ad esempio veicoli completamente automatizzati", prosegue Briggs. "La connettività dell'infrastruttura farà leva su una serie di Sistemi di Trasporto Intelligenti di prossima generazione, rendendo possibili flussi di traffico efficienti e un aumento delle opportunità di monetizzazione (per esempio, attraverso assicurazioni in base all'utilizzo, tasse o tariffe particolari in caso di congestione), e persino di distribuire l'energia a partire da, oppure verso, una rete intelligente in caso di veicoli elettrici", conclude l'esperto di Frost&Sullivan.
Il congresso. Di questo e molto altro si parlerà a Londra domani e dopodomani (13-14 giugno) nell'ambito del congresso "Urban Mobility 3.0: OEMs New Mobility Offerings and New Business Models Linking Web 2.0". E.B.

mercoledì 20 giugno 2012

Automobili ad idrogeno



Molte aziende stanno attualmente studiando la fattibilità per costruire automobili ad idrogeno, e alcune case automobilistiche hanno cominciato a svilupparle. Il finanziamento è venuto sia da fonti private che governative. Tuttavia, il Ford ha abbandonato i suoi piani per sviluppare macchine a idrogeno, affermando che "Il prossimo passo importante nel piano di Ford è quello di aumentare nel tempo il volume di veicoli elettrici". Allo stesso modo, la francese Renault-Nissan ha annunciato nel 2009 che sta annullando i suoi sforzi nella ricerca e sviluppo per le auto a idrogeno. A partire da ottobre 2009, il CEO di General Motors Fritz Henderson ha osservato che GM ha ridotto il suo programma sull'idrogeno perché il costo di costruzione di auto a idrogeno è stato troppo alto. "E 'ancora lontana la strada per la commercializzazione", ha detto. Il Chevrolet Volt ha probabilmente un costo di circa 40.000 $, mentre un veicolo a idrogeno costa circa 400.000 $. Le vetture a idrogeno sono nella maggior parte attualmente disponibili solo come modelli dimostrativi per locazione in numero limitato e non sono ancora pronti per l'uso pubblico. Il numero stimato di veicoli alimentati a idrogeno negli Stati Uniti è stato di 200 a partire da ottobre 2009, la maggior parte in California.
Honda ha introdotto il suo veicolo a celle a combustibile nel 1999, chiamato FCX e da allora ha introdotto la seconda generazione FCX Clarity. Nel 2007 presso la Greater Los Angeles Auto Show, la Honda ha presentato il primo modello di produzione della FCX Clarity. La commercializzazione limitata della FCX Clarity è iniziata nel giugno 2008 negli Stati Uniti, ed è stato introdotta in Giappone nel novembre 2008. La FCX Clarity è disponibile solo negli Stati Uniti a Los Angeles, dove sono disponibili 16 stazioni di rifornimento di idrogeno, e dal luglio 2009, 10 clienti hanno affittato la Clarity per 600$ al mese. Honda ha dichiarato che potrebbe iniziare la produzione di massa dei veicoli FCX entro il 2020 e ribadito, nel 2009, che continua a investire risorse nello sviluppo delle celle a combustibile a idrogeno, che lo vede come "la miglior scommessa a lungo termine.
Nel 2008, Hyundai ha annunciato l'intenzione di produrre 500 veicoli Fuel Cells entro il 2010 e ad avviare la produzione di massa dei suoi veicoli FC nel 2012[11]. Nei primi mesi del 2009, la Daimler AG ha annunciato piani per iniziare la sua produzione di veicoli FC nel 2009 con l'obiettivo di 100.000 veicoli nel 2012-2013. Nel 2009, la Nissan ha iniziato a testare un nuovo veicolo FC in Giappone.
Nel settembre del 2009, Daimler, Ford, General Motors, Honda, Hyundai, Kia, Renault, Nissan e Toyota, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sul loro impegno a sviluppare e lanciare veicoli elettrici a celle a combustibile già nel 2015.
Nel febbraio del 2010 la Lotus Cars ha annunciato che stava sviluppando una flotta di taxi a idrogeno a Londra, con la speranza di essere pronti per testarli ai giochi olimpici del 2012. Il vice sindaco di Londra, Kit Malthouse, ha detto che sei stazioni di rifornimento dovrebbero essere disponibili e che circa 20-50 taxi dovrebbero essere in funzione da allora, così come 150 autobus alimentati a idrogeno.
Nel marzo del 2010, la General Motors ha detto di non aver abbandonato la tecnologia fuel-cell e tuttavia mirato per presentare veicoli a idrogeno a clienti entro il 2015. Charles Freese, direttore esecutivo di GM, ha dichiarato che la società ritiene che sia i veicoli a celle a combustibile di, sia i veicoli elettrici a batteria sono necessari per la riduzione dei gas a effetto serra e la riduzione della dipendenza dal petrolio, e gli Stati Uniti dovrebbero seguire la Germania e il Giappone adottando una strategia più uniforme sulle opzioni di tecnologia avanzata. Entrambi hanno annunciato l'intenzione di aprire 1.000 stazioni di rifornimento ad idrogeno.

lunedì 18 giugno 2012

Come è fatto?

Partiamo dalle caratteristiche del motore di una automobile che quasi tutti i giorni percorriamo strade per andare al lavoro,o per altri motivi ma pensiamo come è fatto questo motore e come funziona.Ogni motore ha dei cilindri dove al loro interno si trovano i pistoni,ogni motore può avere 4,5,6 cilindri,ma ora vediamo cosa contiene il cilindro e la funzione di tutte le sue parti contenenti:il pistone è collegato alla biella e la manovella attraverso lo spinotto guardate questa immagine.
Ora passiamo alla parte più essenziale del cilindro;   
La valvola a farfalla è una parte del sistema di alimentazione dei motori a combustione interna. Viene utilizzata sia nei motori con sistema di alimentazione combustibile a carburatore, sia nel sistema ad iniezione indiretta. Si può eliminare nei sistemi ad iniezione diretta, come nel motore Diesel (il carico viene disciplinato modificando la quantità di combustibile iniettato).
Questo tipo di valvole nei motori, si aprono e si chiudono, causando una caduta di pressione nel condotto di alimentazione dell'aria e permettendo la regolazione del regime del motore stesso. I motori a combustione interna più evoluti hanno invece un sistema ad iniezione diretta elettronica del combustibile.
La valvola è legata con un filo al pedale dell'acceleratore: nel momento in cui si preme il pedale la valvola del motore si apre (se si preme meno si crea una strozzatura nel condotto di aspirazione che causa una caduta di pressione). Introducendo meno miscela nel cilindro abbiamo meno potenza all'albero, per cui una riduzione del carico del motore.
L’impiego delle valvole penalizza il rendimento complessivo del motore ai carichi parziali. Nel motore Diesel sono assenti perché il carico viene regolato variando la quantità di combustibile iniettato, mantenendo la quantità d'aria aspirata pressoché costante.
La valvola lamellare regola invece l'immissione di gas freschi nella camera di manovella e/o combustione di un motore a due tempi, mentre per altre applicazioni come i compressori d'aria sono costituite dalla sola lamella. La valvola di aspirazione nei motori a combustione interna infine serve per immettere la miscela combustibile nel cilindro o carter pompa, per impedire che la miscela stessa ritorni indietro.

                             
Adesso passiamo a come funziona:
Durante il funzionamento del motore, il pistone scorre verso l'alto e verso il basso all'interno del cilindro. Partendo dal Punto Morto Superiore (PMS), vale a dire il punto più alto della sua corsa, scendendo si allontana dalla testa del cilindro: la valvola di ammissione (valvola di aspirazione) è aperta e permette l'aspirazione all'interno del cilindro della miscela fresca aria/carburante.

Fase di COMPRESSIONE
Il pistone, giunto al Punto Morto Inferiore (PMI), vale a dire il punto più basso della sua corsa, inverte il moto spostandosi verso la testa del cilindro. In questo momento la valvola di aspirazione si chiude, perciò il movimento verso l'alto del pistone comprime la miscela appena aspirata.

ACCENSIONE
Quando il volume fra il pistone e il tetto del cilindro (camera di combustione) è al minimo (pistone al PMS), la miscela viene incendiata dalla scintilla prodotta dalla candela (che appositamente si affaccia dentro il cilindro). Ha inizio così la combustione (attenzione! Non si tratta assolutamente di scoppio, ma di veloce e graduale combustione).


Fase di ESPANSIONE
La combustione determina una rapida espansione del gas che esercita un'intensa pressione sulle pareti della camera e in particolare sul cielo del pistone che, essendo "mobile", si allontana dalla testa del cilindro spingendo sulla manovella dell'albero attraverso l'organo di collegamento, chiamato biella. Dunque con le valvole ancora tutte chiuse si compie la terza corsa. Si noti che questa è l'unica fase attiva, nel corso della quale il motore fornisce effettivamente il moto.

Fase di SCARICO


Terminata al PMI la fase attiva, inizia la risalita del pistone, questa volta però con la valvola di scarico aperta. In questo modo i gas combusti vengono spinti fuori dal cilindro e attraverso il condotto di scarico raggiungono l'esterno. al termine di questa corsa il motore è pronto per ripetere l'intero ciclo.